Brainstitic

- Discendevo dalle remote colline italiche diretto verso una distesa grigiastra di palazzi mescolati a lunghe strisce nere che li tagliavano in svariati sensi. Vedevo tutto ciò dall'alto della mia caduta libera di una limpida giornata invernale, il paesaggio costellato da innumerevoli riflessi che mi abbagliavano -ma non potevo far altro che provare piacere- dai tetti e nei parchi, grazie alla pioggia del giorno precedente. Ma la notte era stata incredibile, magica, ed il vento del nord aveva portato via ogni residuo del mio plumbeo ieri, lasciandomi in preda all'aria tagliente del mattino ed al vorticare dei miei pensieri. Non riuscivo a concentrarmi su nulla di preciso, mi ero ormai abbandonato al flusso discontinuo di sensazioni cerebrali e stimoli interni che mi riempivano ogni singola cellula ed in una frazione di secondo svanivano come fumo, lasciandomi per un attimo ancora più stordito. Tentavo inutilmente di focalizzare lo sguardo ma i contorni degli edifici che mi sfrecciavano attorno erano sfuggenti e si fondevano gli uni con gli altri, non capivo più niente e mi sforzavo ben poco per capire. Tutto poteva essere niente e il nulla poteva assumere ogni forma. 

Pearl River: i primi deliri onirici


- Eppure c'è qualcosa che striscia tra le fessure del tempo. Poichè il mio respiro è da me deciso e il battito del cuore è pur sempre dal mio cervello voluto, dicono che non possa imputare ad altri la vita.
Eppure c'è qualcosa che ci osserva dalla volta nera delle notti insonni.
Sono i passi a solcare la via, oppure è questa ad insinuarsi silenziosa sotto i nostri piedi? Sono io a prendere la decisione, oppure è costei che mi adopera per realizzarsi?
Chi sei, maldestro giocatore di scacchi, braccato dalla scienza e frainteso dalle religioni, ignorato da chi esiste, percepito da chi vive e interrogato da chi soffre? -

-  Guardi che sta bloccando il casello. Le ripeto, sono 7 euro e cinquanta. Per piacere paghi e non faccia tante storie... -

I Sermoni Di FraLambia, volume 7: "Piagnistei retorici".